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giovedì 8 dicembre 2016

COMUNICATO SINDACALE 


Riepiloghiamo quanto emerso nell'incontro unitario del 30 Novembre scorso con l'azienda.

La pausa natalizia dello stabilimento andrà dal 23 Dicembre al 9 Gennaio (compresi). Per la copertura di gennaio saranno utilizzati 5 giorni di Par collettivo (decisi da una intesa sottoscritta da Fim-Uilm-Acqf e Azienda) del 2017, fermo restando i residui del 2016. Nel periodo di chiusura della fabbrica saranno svolti i lavori di sostituzione dei paranchi in A/2, e di rimozione dell'amianto nell'edificio servizi. Questi ultimi impediranno il pieno utilizzo della mensa e degli spogliatoi per chi durante il periodo di chiusura sarà comandato al lavoro. 

Oltre a questo ci è stata comunicata la cassa integrazione di gennaio che interesserà tutto lo stabilimento nelle giornate del 10-11-12-13-20 e 27, ad eccezione della linea T1 che a Gennaio potrebbe far cassa solo nei giorni del 10 e 11, rientrando al lavoro il 12. Su ciò la direzione ci darà conferma prima della chiusura. 

L'azienda ha inoltre dichiarato che i volumi produttivi del 2017, stando a quanto è possibile prevedere oggi, dovrebbero essere gli stessi del 2016; anno che si chiuderà con una produzione di 17.000 trattori. Alla stessa maniera non ha però escluso che il prossimo anno si dovrà mettere mano al cambio dell'ammortizzatore sociale, seppur specificando che dovrà trattarsi di uno di tipo conservativo dei posti di lavoro dello stabilimento. 

Nei prossimi giorni ci sarà data comunicazione del giorno in cui sarà erogata la tredicesima, oltre a confermarci o meno, se si farà o meno l'incontro con le relazioni industriali Cnhi


Jesi, 6 Dicembre 2016                                            La Rsa della Fiom-Cgil

martedì 15 novembre 2016

COMUNICATO SINDACALE

Nell'incontro avvenuto il 9 Novembre scorso tra la Rsa e i direttori di stabilimento Esposito G. e del personale Montefalcone F., l'azienda ha manifestato l'impegno per tutto il 2017 a proseguire e a completare gli investimenti relativi ai restyling delle gamme Apl 16x16, Specilty, Utility e TK. Alla stessa maniera ha confermato il mantenimento della produzione del trattore TD il cui adeguamento del motore era già stato fatto precedentemente. Oltre che del rinnovamento delle gamme dei trattori previste per il prossimo anno, l'azienda ci ha illustrato una serie di investimenti relativi allo stabilimento di cui quelli più significativi sono i seguenti:

– la rimozione dell'amianto e il rifacimento del tetto sull'intero edificio dei “servizi”, quello che va dall'ingresso dello stabilimento e arriva sino alla mensa; 

– il rifacimento del tetto (impermeabile all'acqua) dell'officina 2, nella parte dei secondi tratti che ricopre una superficie di 8500 mq; – la sostituzione di tutti i paranchi sulla linea A/2; 

– il miglioramento del reparto verniciatura; 

– interventi importanti in relazione alla logistica (in particolar modo in officina 2) e alla movimentazione/montaggio delle ruote dei trattori. 

A seguito di quanto sopra ci sono state comunicate anche alcune variazioni della cassa integrazione di novembre che sarà la seguente: 

la T1 farà Cig i giorni 18 e 25; 
la T2 lavorerà sempre; il TK farà Cig il 18-24 e 25; 
la C1 lavorerà sempre; la C2 farà Cig i giorni 11-18-24-25 e 30 (2 giorni in meno di quanto comunicato in precedenza); 
l'officina 2 farà Cig nei giorni 11-18-24 e 25. 

Come Fiom-Cgil abbiamo alla fine espresso le seguenti considerazioni. Se da un lato riteniamo importanti gli impegni aziendali sui progetti relativi all'adeguamento dei trattori previsti per il 2017 assieme agli interventi annunciati sull'ambiente, dall'altra abbiamo chiesto che l'azienda riprenda a valorizzare i lavoratori dello stabilimento (livelli - una tantum – miglioramento del sistema premiante Wcm – opportunità di crescita per i lavoratori dove a contare siano le competenze piuttosto che le conoscenze); come che si investano soldi sulla salute e la sicurezza dei lavoratori mediante postazioni di lavoro con un tempo di lavoro giusto e dove si tenga conto del fattore ergonomico. In ultimo abbiamo ribadito la necessità di farla finita a dividere i lavoratori tra chi fa gli straordinari e chi la cassa integrazione, ciò anche a seguito del nostro ultimo incontro con l'Inps provinciale. 


Jesi, 14 Novembre 2016                                       La Rsa della Fiom-Cgil

venerdì 4 novembre 2016

COMUNICATO SINDACALE 
in merito all'officina 2 

Negli ultimi mesi stiamo assistendo ad un peggioramento delle condizioni di chi lavora riguardo allo spazio, al metodo e al tempo di lavoro. 

Se prendiamo in esame l'officina 2 la nostra organizzazione sindacale ha segnalato da tempo ai preposti interventi urgenti e mirati sulle postazioni e sulle varie aree del reparto. Tali questioni non hanno però avuto fino ad oggi nessuna risposta, ma un’atteggiamento apatico e indifferente ai problemi sollevati dai lavoratori. 

Ciò fa pensare ad un’azienda che riorganizza il lavoro al solo scopo di recuperare efficienza nelle linee, o di “ammucchiare” trattori in revisione per ricorrere poi al lavoro straordinario per recuperarli. 

Con ciò, in sintesi, elenchiamo alla direzione le priorità da appianare al più presto nelle linee A2 e B2: 

- La pavimentazione scivolosa e sconnessa delle linee di montaggio. 

- L’ organizzazione del lavoro nelle quattro postazioni delle gomme. 

- Il miglioramento del metodo e degli spazi per la lavorazione del “cingolato” e delle postazioni del montaggio dei serbatoi. 

- Il ripristino di una postazione in linea B2 nel “calo della cabina”, con tre lavoratori ad occuparsi dell’operazione come avveniva prima del cambio cartelle. 

Inoltre, dopo le scosse di terremoto che hanno interessato il nostro territorio è importante avere una documentazione preventiva e periodica degli interventi di manutenzione in tutto lo stabilimento in relazione ai carichi sospesi, come in Verniciatura e nei “discensori” dei quattro tratti A e B. 

La Rsa della Fiom ritiene essenziale aprire un confronto su questi temi, nonché fondamentale la risoluzione degli stessi. 


Jesi, 2/11/2016                                                  La Rsa della Fiom-Cgil
COMUNICATO SINDACALE SUL TERREMOTO 


I fatti drammatici che hanno colpito intere popolazioni a poca distanza dalla fabbrica in cui lavoriamo, ci fanno dire che in questa fase occorre un'attenzione particolare da parte dell'azienda al tema della messa in sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori in caso di terremoto. A tal proposito come Rls della Cnh di Jesi riteniamo urgente un incontro con la direzione aziendale rispetto a quello che le normative vigenti in tema di sicurezza sul lavoro, definiscono in materia di rischio sismico. Una riunione che abbia a tema: 

– la valutazione della vulnerabilità/sicurezza sismica dell'edificio e degli elementi vari presenti al suo interno, in particolare di quelli sospesi. Integrazione nel Documento di Valutazione dei Rischi del rischio sismico (in riferimento alla valutazione del rischio sismico nei luoghi di lavoro della Ausl di Reggio Emilia del 2012);

– piano di emergenza in caso di terremoto (allarme, primo intervento, evacuazione, assistenza a persone con disabilità, esercitazioni, formazione, etc.etc...); 

– verifica tecnica per la ripresa dell'attività lavorativa dopo ogni evento sismico significativo. Nel frattempo come delegati di fabbrica esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà alla popolazione colpita. 


Jesi, 2 Novembre 2016                                    Gli Rls della Fiom-Cgil

sabato 22 ottobre 2016

Sciopero per la salute 



Nella giornata di oggi i lavoratori del reparto del magazzino hanno scioperato un'ora e mezza in assemblea per richiamare l'azienda ad assumersi la responsabilità nella salvaguardia della loro salute durante la fase di rimozione dell'amianto dal tetto dell'edificio in cui lavorano. Lo sciopero ha visto l'adesione di tutti i lavoratori del reparto. 

Dall'assemblea è emerso che i lavoratori pretendono, allo scopo di abbassare al massimo i rischi, di non lavorare durante la rimozione dell'amianto nelle zone interessate e in quelle adiacenti.

Chiedono che nel momento della rimozione le aree coivolte siano adeguatamente chiuse per evitare il rischio di contaminazione, e che allo stesso tempo, siano ben delimitate e ben segnalate per impedire il passaggio delle persone non interessate ai lavori. 

E' importante anche che i reparti siano svuotati dei materiali in giacenza e degli armadietti e di tutto quello che ha a che fare con gli effetti personali. 

In ultimo occorre una informazione più chiara e dettagliata da parte dei preposti aziendali e dalla stessa azienda, a differenza di quanto successo fino ad oggi. 

Come sindacato se da una parte riteniamo importante per la salute dei lavoratori l'impegno preso dall'azienda a rimuovere l'amianto dallo stabilimento, dall'altra non ci convince la superficilità aziendale di come viene svolto. Per questo gli Rls della fabbrica informeranno la Asur di quanto accaduto. 

La salvaguardia della salute delle persone che lavorano, deve sempre venire prima delle esigenze produttive dello stabilimento. 



Jesi, 20 ottobre 2016                                        La Rsa dello stabilimento
COMUNICATO SINDACALE 


La scorsa settimana la segreteria provinciale della FIOM ha chiesto un incontro alla direzione dell’Inps di Ancona esponendo le forti perplessità rispetto all’utilizzo dello straordinario durante la CIGO alla CNHI di Jesi. 

Abbiamo fatto presente che la situazione è ormai diventata strutturale e che abbiamo ricevuto molte lamentele da parte delle maestranze, in quanto ci sono molti lavoratori che subiscono una riduzione salariale per effetto della cassa e altri lavoratori che invece aumentano i propri salari attraverso lo straordinario. 

Poichè riteniamo che sia necessaria la massima trasparenza su questo aspetto, prima di far intervenire l’Inps chiediamo alla direzione aziendale di convocare un incontro specifico con le RSA (come già chiesto più volte) per fornire tutte le informazioni sull’utilizzo dello straordinario a partire dalle motivazioni fino ad arrivare ai reparti e al numero di lavoratori interessati. 

Qualora tale richiesta non trovi riscontro chiederemo all’Inps provinciale di intervenire. 


Jesi, 18/10/2016                                                       FIOM CGIL Ancona

lunedì 12 settembre 2016

Comunicato sindacale Fiom 

Riportiamo quanto emerso nell'incontro con l'azienda di mercoledì scorso in merito alla cassa integrazione di ottobre, anche a seguito del fatto che è stata tolta la giornata di cassa integrazione del 30 settembre per la linea C2, e che i sindacati firmatari hanno sottoscritto assieme alla direzione un Par colletivo per il prossimo 31 Ottobre in cui lo stabilimento rimarrà chiuso. 

Ad ottobre la cassa integrazione interesserà i lavoratori nella maniera seguente: l'officina 2 farà cassa il 7-13-14-21; le linee T1-T2 e C1 faranno cassa la sola giornata del 21; la linea della C2 farà cassa il 7-12-13-14-21. L'azienda ha inoltre confermato che l'anno produttivo sarà chiuso con una produzione di 17.000 trattori, in linea con quanto dichiarato in precedenza. 

In merito invece alla riunione sull'efficienza svoltasi il giorno successivo, la Rsa della FiomCgil, ha fatto presente all'azienda la propria posizione, articolata sui seguenti punti: 

– serve investire sul processo produttivo in termini di ergonomia, di spazi, e di attrezzature al fine di non aumentare la fatica di chi lavora; 
– risposte veloci ai lavoratori che tramite i propri capisquadra o le organizzazioni sindacali, hanno evidenziato problemi al tempo delle rispettive cartelle di lavoro; 
– il diritto dei lavoratori ad avere sulle postazioni cartelle di lavoro tali da essere chiare e leggibili; 
– la presa in considerazione nella gestione del personale da parte dei capofficina dell'invecchiamento lavorativo. Basta con gli ultracinquantenni alla catena, e chi giovane, robusto e in buona salute, a svolgere mansioni più leggere o addirittura in ufficio; 
– in tema di salute e sicurezza, il miglioramento della condizione di lavoro delle postazioni più faticose, in parallelo all'utilizzo della rotazione del personale sulle stesse; 
– il riconoscimento di diritti sindacali relativi ai permessi e agli incontri, pari a quelli delle altre organizzazioni sindacali, in maniera tale da essere messi in condizione di tutelare al meglio i lavoratori. 

In ultimo, nei prossimi giorni utilizzeremo le assemblee retribuite per fare il punto con i lavoratori e le lavoratrici dello stabilimento, anche a fronte dei due incontri, rispetto sia alla questione produttiva che a quella dei tempi. 



Jesi, 12 Settembre 2016                                                        La Rsa della Fiom-Cgil


Federazione Impiegati Operai Metallurgici Ancona 
Via I° Maggio, 142/A - 60131 ANCONA / Tel 071/285741 - Fax 071/2857400 e-mail: ancona.fiom@marche.cgil.it 




Ancona, 29/07/2016 

Spett.le Direzione 
CNH Italia S.p.A.  
 Via Agnelli           
 60035 Jesi           
Fax 0731 200363 


Oggetto: richiesta incontro. 

      La presente viene inviata dalla scrivente O.S. per chiedere a codesta spett.le Direzione di calendarizzare un incontro entro il mese di Settembre 2016, con la presenza del Dott. Retus sulla base dell'impegno preso dallo stesso in occasione dell'ultimo incontro tenutosi in azienda. 

     Chiediamo che l’incontro sia strettamente focalizzato sulla situazione produttiva e occupazionale del sito jesino e conoscere quelle che saranno nello specifico le decisioni aziendali e il tipo di interventi/investimenti che si intende mettere in atto per poter recuperare il calo di volumi. 

           In attesa di un Vs. sollecito e gradito riscontro porgiamo distinti saluti. 



                                                 Il Segretario Provinciale Generale FIOM -CGIL 
                                                                    (Tiziano Beldomenico)

venerdì 2 settembre 2016

Dopo le ferie... il lavoro di corsa

 La Fiom-Cgil esprime la massima preoccupazione per l'aumento pesante dei ritmi di lavoro deciso dall'azienda sulle linee di montaggio dello stabilimento, e riscontrato dai lavoratori al rientro dalle ferie. 

Pur non essendo contrari a priori al tema della produttività, ci pare criticabile una saturazione dei tempi povera di investimenti alla qualità del processo lavorativo, e senza interventi utili a migliorare l'ergonomia delle postazioni più faticose. Con l'inevitabile aumento dello stress psico-fisico di chi lavora, e dei rischi legati alla salute e alla sicurezza. 

Colpisce anche il fatto che lavoratori spostati a svolgere nuove mansioni contenenti dei rischi acclarati, non siano stati nemmeno sottoposti a visita preventiva (prevista dalla legge) dal medico competente aziendale. Come è sempre più evidente il fatto che il lavoro sulla linea riguarda sempre e solo gli stessi, e in barba all'invecchiamento lavorativo delle persone.

 Riteniamo inoltre che oggi è lampante la gravità di quanto sottoscritto da Fim e Uilm nell'ultimo contratto con Fiat, dove al posto degli aumenti in paga base, si è accettato un bonus annuale misurato sull'efficienza che l'azienda realizza sulle linee di montaggio. In poche parole, più corri, e più forse prenderai qualche soldo (una-tantum) l'anno successivo. 

La Rsa della Fiom-Cgil fa richiesta all'azienda di un incontro urgente in merito all'efficienza, e alla condizione di lavoro sulle linee di montaggio. 

Nel frattempo, invita i lavoratori a leggere e conoscere bene le nuove cartelle, a individuarne le criticità più significative relative al tempo, allo spazio o all'ergonomia, e ad informare i delegati della Fiom in stabilimento. 

In ultimo, a partecipare all'assemblea retribuita che abbiamo intenzione di tenere la prossima settimana in fabbrica. 



     Jesi, 1 Settembre 2016                                                  La Rsa della Fiom-Cgil

mercoledì 6 luglio 2016

Perchè 7 ore di sciopero? 

Giovedì scorso la Fiom-Cgil ha proclamato al reparto trasmissioni 7 ore di sciopero (dalle 8,30 alle 16,15), a cui ha aderito la quasi totalità dei lavoratori del reparto. 

Non era nemmeno passata un'ora di lavoro quando i lavoratori si sono trovati travolti dal rumore e dall'aria irrespirabile proveniente dai lavori di asfaltatura che questa azienda aveva comandato sul piazzale adiacente la porta dell'offcina 1, senza neanche preavvertire la RSA o gli RLS di stabilimento sulla tipologia di intervento che si andava a fare. Questo in un giorno in cui già dalle prime ore iniziava a proflarsi in offcina un caldo infernale, aggravato dalle insuffcienti contromisure adottate dall'azienda a tal proposito. 

Nell'impossibilità di lavorare in quelle condizioni, i lavoratori hanno deciso di fermarsi in sciopero riunendosi in assemblea, e dopo che non era passata nemmeno mezz'ora dall'astensione, di proporre all'azienda la disponibilità a riprendere il lavoro, a patto che fosse ristabilita una condizione di salubrità ambientale accettabile, e che fossero pagati i minuti del fermo, di cui i lavoratori non avevano nessuna colpa. 

La cosa che ha fatto però degenerare la situazione, è stata la scelta arrogante e incomprensibile del capo del personale che piuttosto che porre rimedio alla controversia, ha deciso che per principio, la perdita salariale non andasse coperta. Meglio lo scontro, con la conseguenza che ai lavoratori veniva fatto perdere il salario, e allo stabilimento la produzione. 

Ma a questo punto occorre chiedersi anche un'altra cosa. Perchè i lavoratori hanno deciso assieme al sindacato di abbandonare il lavoro e fare ritorno a casa senza batter ciglio? Per la bieca rigidità aziendale di non pagare quei minuti certo, ma anche per un'altra grande questione che li opprime da mesi. L'esasperazione di non trovare mai risposte da parte dell'azienda. Sono mesi che sentono solo promesse su una organizzazione del lavoro e un ambiente in costante peggioramento. Emblematico a tal proposito è l'aumento degli incidenti e degli infortuni verifcatisi sulla linea T1, che produce la trasmissione della Medium. 

Come coniugare l'uscita dalla crisi, i lanci, gli obiettivi del Wcm, con il miglioramento reale (e non il peggioramento!) della condizione di lavoro in fabbrica? 

Questo è il vero tema. E su questo pensiamo che la prima cosa da fare sia quella di INIZIARE A DISCUTERE SERIAMENTE DEI PROBLEMI CHE VENGONO POSTI DAI LAVORATORI, piuttosto che continuare a correre dietro ai tanti “so tutto io”, che ogni giorno vengono a spiegarci solo di lavorare di più, e un po' peggio. 

Ne va della dignità di quelli che la mattina non vengono qui per le medaglie, ma perchè alla fne del mese devono dar da mangiare ai loro fgli, e che a questo posto di lavoro ci tengono più di ogni altro




Jesi, 5 luglio 2016                                        La Rsa della Fiom-Cgil