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sabato 4 giugno 2011

FIAT: LANDINI, DA CONFINDUSTRIA AFFONDO A CONTRATTO NAZIONALE


 (AGI) - Roma, 4 giu. - "Confindustria finalmente getta le maschera: vuole cancellare i contratti nazionali nel nostro paese, e chiede una legge per permettere ad un'azienda di farlo. Vuole insomma un regolamento delle liberta'": e' questo il commento all'Agi del segretario generale della Fiom Maurizio Landini alle affermazioni di Bombassei, vicepresidente di Confindustria secondo cui i contratti aziendali, sottoscritti con il consenso della maggioranza dei lavoratori, possono sostituire quelli nazionali e che in questa direzione la Fiat rimanendo in Confindustria verrebbe rafforzata. "Bombassei sta offrendo a Marchionne una cosa che sa che non vale, e chiede addirittura una legge che ora non esiste.

Quindi chiede in sostanza di non rispettare le leggi attuali", spiega Landini aggiungendo che "se Bombassei pensa che ognuno puo' fare come gli pare, mi sembra che vada contro gli interessi degli associati di Confindustria e anche contro gli interessi del Paese". Landini prosegue affermando che "Bombassei dice che si possono superare i contratti nazionali tranquillamente. Considero sbagliata l'idea che per competere bisogna cancellare i contratti nazionali. Si conferma da un lato che gli accordi fatti dalla Fiat avevano un obiettivo esplicito di uscire da contratto nazionale, violando norme, e se Confindustria segue Fiat su questa strada, non fa altro che accreditare l'idea di un superamento dei contratti nazionali e della contrattazione integrativa tra le parti".

 "E' singolare poi - aggiunge - che Confindustria citi il voto dei lavoratori solo nel caso della Fiat, che come noto, e' stato un voto sotto ricatto, e la Fiat sa perfettamente che maggioranza lavoratori non e' d'accordo. Confindustria fa finta di non capire che i contartti separati esistono perche' si e' impedito ai lavoratori di votare e di decidere". Piuttosto, conclude, "ci vorrebbe un accordo e una legge che sancisse diritto lavoratori di votare, e che le piattaforme di un accordo dovrebbero essere votate".