Pagine

mercoledì 14 dicembre 2011








CANCELLANO IL CONTRATTO NAZIONALE E 40 ANNI DI CONTRATTAZIONE AZIENDALE. ALLE LAVORATRICI E AI LAVORATORI DEL GRUPPO FIAT SI NEGANO LE LIBERTÀ SINDACALI E LA LIBERTÀ DI POTER DECIDERE

Ieri senza la presenza della Fiom-Cgil al tavolo negoziale è stato siglato un accordo che  porta le lavoratrici e i lavoratori fuori dal contratto nazionale di lavoro isolando i lavoratori e le lavoratrici del gruppo Fiat da tutti gli altri lavoratori metalmeccanici.

Questa intesa estende l'accordo di Pomigliano a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori del gruppo Fiat dopo che per oltre un anno era stato spiegato in tutti gli stabilimenti che mai sarebbe successo.
Dal 1 gennaio diventano automatici ed esigibili da parte della Fiat senza contrattazione i 18 Turni, 120 ore di straordinario obbligatorio che portano a 200 le ore annue di straordinario possibili, il taglio di 10 minuti di pausa, la pausa mensa spostata a fine turno, il mancato pagamento di almeno 2 giorni di malattia in caso di assenze superiori al 3,5% sullo stabilimento. Sanzioni ai lavoratori e ai rappresentanti sindacali.
Gli «sbandierati» incrementi salariali riguardano la paga oraria e sono dovuti alla risistemazione di voci già esistenti, non modificano sostanzialmente la retribuzione lorda e hanno effetti utili solo di fronte ad aumento dei turni e degli straordinari. Niente di nuovo se lavori di più prendi di più «e ci mancherebbe ancora!». Nella stessa direzione va l'adeguamento dello straordinario al sabato. Il premio straordinario di 600 euro per il 2012 è un «imbroglio»: totalmente legato alla presenza e all'effettiva prestazione di lavoro di non meno di 870 ore in sei mesi. Quindi vengono considerate assenza: par, ferie, mezz'ora di pausa, malattia, infortunio, maternità, donazione di sangue, legge 104, sciopero e tutti i permessi non retribuiti.
Tutto questo accade senza che le lavoratrici e i lavoratori siano stati informati del negoziato.Le assemblee si svolgeranno a «babbo morto» e dopo la firma. Alle lavoratrici e ai lavoratori non è stato chiesto alcun mandato per uscire dal Contratto nazionale e dai contratti aziendali.
Questo accordo cancella tutti gli accordi aziendali di ogni singolo stabilimento. Limita il diritto di sciopero e ad ammalarsi, limita la contrattazione dell'organizzazione del lavoro e degli straordinari, trasforma i delegati sindacali, di stabilimento, in «controllori» delle regole per conto dell’azienda, allontanandoli dalle lavoratrici e dai lavoratori.
La Fiom-Cgil non rinuncia al contratto nazionale di lavoro, non lascerà soli e isolati le lavoratrici e i lavoratori del gruppo Fiat, sosterremo e daremo voce a tutte le iniziative delle lavoratrici e dei lavoratori degli stabilimenti Fiat. Chiederemo ai lavoratori di eleggere comunque i nostri rappresentanti e difenderemo il diritto alla libera scelta del sindacato in tutte le sedi utili anche quelle legali.
Nei prossimi giorni decideremo altre iniziative utili a tenere aperta la vertenza che per noi continua.

Fiom-Cgil