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domenica 29 gennaio 2012


Il “dopo Cristo “/3
-la servitù aziendale-


Come al solito Fim e Uilm, una settimana dopo l'incontro con l'Azienda, non dicono
ciò che un sindacato che vuol davvero rappresentare e difendere i lavoratori dovrebbe
dire.

1) Non dicono che se la Fiat avesse chiesto la Cigo per i giorni dello sciopero degli
autotrasportatori, i lavoratori non sarebbero costretti prossimamente a lavorare gratis
il sabato o addirittura dopo le 21, per recuperare il salario che Fiat volutamente gli ha
tolto.

2) Ci dicono che lo Straordinario collettivo oltre che quello individuale inciderebbe
positivamente sulle 600 euro del cosiddetto Premio di Luglio. Non basta discriminare
chi si ammala, chi ha bisogno della legge 104, le giovani madri. Si decide di
avvantaggiare la casta dei “pocciatori” della fabbrica, gli stessi che non hanno perso
un solo euro dalla Cassa Integrazione e che non lavorano sulle linee di montaggio.
Cosa da sempre gradita a Fiat: si fanno lavoratori di serie A e di serie B.
Alla Fiom ciò pare assolutamente indecente e non comprendiamo come sindacalisti –
seppur nella difficoltà di considerarli ancora tali – possano compiacersene.

3) L'art.4 nel precedente Contratto regolava si possibili recuperi produttivi: non dava
però 6 mesi di tempo all'Azienda per il recupero, né la possibilità di farlo nella mensa
o nei giorni di riposo per chi fa il terzo turno. Ma non contemplava nemmeno uno dei
nodi cruciali del Contratto Fiat: le clausole di responsabilità, che mettono i
sindacalisti firmatari nella condizione di poter dire solo Si alla volontà aziendale
negando alle lavoratrici e ai lavoratori il diritto a contrattare scelte diverse: pena la
sanzione delle stesse organizzazioni sindacali firmatarie. Non ci pare sia la stessa
cosa.

In ultimo, non commentiamo le allusioni menzognere che vengono mosse alla Fiom,
da parte di chi per oltre un anno ha detto a chi lavora che “l'Accordo di Pomigliano
valeva solo per Pomigliano” come fatto da Fim e Uilm, per estenderlo poi a tutto il
Gruppo Fiat privando i lavoratori e le lavoratrici del gruppo del Contratto Nazionale
di Lavoro.

La Rsu della Fiom coglie l'occasione per ringraziare coloro che hanno partecipato
all'iniziativa pubblica organizzata dalla Fiom a Jesi venerdì scorso, e invitiamo tutti a
dare la propria adesione per partecipare alla grande manifestazione nazionale
“Democrazia al lavoro” indetta dalla Fiom , che si terrà a Roma Sabato 11 Febbraio
per la libertà e la democrazia nei luoghi di lavoro.


Jesi, 30 Gennaio 2012                                                         La Rsu della Fiom Cgil