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giovedì 12 luglio 2012


UNA LIBERTA’ RICONQUISTATA

Il 3 Luglio u.s. la CNH Italia di Jesi è stata condannata dal Tribunale di Ancona per comportamento antisindacale rispetto alla mancate trattenute sindacali effettuate nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori iscritti alla FIOM CGIL. La Dott.ssa Sbano Giudice del lavoro come si legge nella sentenza dispone che la CNH di Jesi dovrà effettuare a partire da questo mese le trattenute sindacali a tutti coloro che hanno regolarmente sottoscritto e inviato all’azienda tramite la FIOM CGIL di Ancona le deleghe con la cessione di credito.
Una vittoria importantissima che ridimensiona e ci permette di riconquistare una libertà individuale sancita dall’art. 14 dello statuto del lavoratori che è quella che ha il lavoratore di poter aderire, sostenere e scegliere liberamente il sindacato che più rappresenta i suoi interessi.
La sentenza, come tutte le altre sul territorio nazionale, conferma che il tentativo della Fiat di limitare l’agibilità sindacale è illegittimo e pertanto ancor di più serve urgentemente una legge sulla rappresentanza per garantire le libertà sindacali e impedire la pratica di accordi separati con i sindacati complici.
Certamente la Fiat non si fermerà qui già nel ricorso presentato aveva chiesto di far sostenere ai lavoratori il costo individuale per la cessione del credito. La Giudice Sbano ha subito ridimensionato tale richiesta, sostenendo che il costo per l’azienda e irrisorio e comunque si tratta di un solo bonifico mensile, ma qualora la CNH intenda dar seguito alla questione saremo pronti per ricorrere in giudizio per comportamento discriminatorio (come è successo a Pomigliano) in quanto l’iscritto della FIOM deve avere pari dignità e pari trattamento a tutti gli altri iscritti al sindacato.
Per approfondire il contenuto della sentenza e per discutere sulla situazione aziendale vi invitiamo a partecipare alla riunione che si terrà presso la sede della CGIL di Jesi giovedì 19 Luglio p.v. alle pre 21.15.

                                                                           p. la FIOM CGIL Ancona 
Fiat, ricorso Fiom: “Dobbiamo rientrare negli stabilimenti”

“La Fiom-Cgil rappresentava e rappresenta tutt’ora il maggiore sindacato diMirafiori”. Così parla Edi Lazzi, responsabile Fiom per Mirafiori. “Volevano far sparire la Fiom” – continua – “ma sono spariti gli altri sindacati, quanto meno nei confronti dei lavoratori. Per questo la Fiom deve rientrare negli stabilimenti Fiat”. Su questo punto si è discusso oggi nella prima udienza del ricorso presentato da Fiom-Cgil, in opposizione alla sentenza che aveva negato al sindacato la possibilità di nominare i rappresentanti all’interno delle aziende del gruppo Fiat, nell’area di Torino. Secondo le disposizioni del giudice Roberta Pastore, l’intero processo è vietato alle telecamere. L’aula è affollatissima, sono oltre cento i delegati e gli iscritti Fiom presenti in tribunale. Il 31 luglio il giudice emetterà la sentenza che potrebbe riaprire le aziende Fiat alla rappresentanza Fiom-Cgil