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domenica 27 ottobre 2013

GRUPPO FIAT


Assemblea nazionale delegate e delegati Fiom-Cgil Gruppo Fiat e Cnh Industrial
Torino, 25-26 ottobre 2013
DOCUMENTO CONCLUSIVO

L’Assemblea delle delegate e dei delegati del Gruppo Fiat e Cnh Industrial, assume e approva la relazione di apertura e le conclusioni dei lavori e assume le proposte del dibattito.

La storica sentenza della Corte Costituzionale ha permesso che si potesse tenere la nostra Assemblea nazionale, ma in questi tre anni, senza la resistenza delle delegate e dei delegati, dei nostri iscritti, oggi non saremmo qui.

La piena applicazione della sentenza della Corte Costituzionale è la base su cui cancellare ogni tipo di discriminazione e affermare la libertà e la democrazia nel gruppo Fiat e Cnh Industrial.

Si conferma, quindi, la necessità di una legge sulla rappresentanza, anche al fine di dare la piena applicazione alla sentenza e all’Accordo del 31 maggio.

L’Assemblea nazionale delle delegate e dei delegati denuncia il comportamento discriminatorio della Fiat e delle organizzazioni sindacali firmatarie del Ccsl che, in pieno contrasto con la sentenza della Corte, il 4 settembre hanno sancito in un accordo tra le parti, l’esclusione della Fiom-Cgil dai tavoli di trattativa, al fine di non riconoscere pari agibilità sindacali e giungendo addirittura anche all'azione in via giudiziale per la difesa del Ccsl che esclude la Fiom-Cgil.

Le azioni adottate dall’azienda contro la libertà e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori chiedono un intervento immediato del Parlamento e del Governo.

La produzione nel Gruppo Fiat in Italia diminuisce di anno in anno e sono sempre più a rischio l’occupazione di decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori, a partire dagli stabilimenti di Termini Imerese, Irisbus e Arese.

Gli effetti dei mancati investimenti dei Gruppi Fiat e Cnh Industrial hanno anche effetti sull’indotto e la componentistica e di conseguenza stanno mettendo in discussione ulteriori posti di lavoro.

Per queste ragioni chiediamo che la Presidenza del Consiglio impegni l’azienda ad un vero piano di investimenti per garantire la missione produttiva, salvaguardare la capacità installata e l’occupazione in tutti gli stabilimenti. Perché è nell'interesse generale del Paese non solo difendere la conoscenza, la professionalità il saper fare degli operai, dei tecnici, dei ricercatori, ma anche rilanciare un sistema industriale che si riqualifichi nella sfida mondiale sulla mobilità sostenibile.Questo per noi significa che il Governo imponga un definitivo chiarimento sul futuro del Gruppo Fiat in Italia al fine di garantire l'occupazione nel settore, anche attraverso l’apertura ad altri produttori europei e non.

Una vera difesa dell’occupazione nel Gruppo qui e ora, passa attraverso l’uso dei contratti di solidarietà che garantiscono una maggiore copertura salariale e una piena rotazione.

L’Assemblea nazionale delle delegate e delegati conferma il giudizio e le valutazioni già espresse sul Ccsl e sul sistema di relazioni sindacali in esso contenute.

La scelta della direzione aziendale del Gruppo, con il consenso delle altre organizzazioni sindacali firmatarie, di uscire dal Ccnl ha determinato l’aumento dei ritmi e delle cadenze e un peggioramento delle condizioni e della sicurezza sul posto di lavoro, oltre a una riduzione del salario.

Inoltre, il fallimento del piano Fabbrica Italia ha determinato la cancellazione degli investimenti annunciati in Italia che invece sono stati realizzati altrove.

La Fiom-Cgil è nel Gruppo Fiat e Cnh Industrial per invertire queste scelte fatte dall’impresa.

Per raggiungere gli obiettivi esposti è necessario che lavoratrici e lavoratori possano insieme discutere di una nuova iniziativa sindacale.

Proponiamo alle altre Organizzazioni sindacali di tenere assemblee per organizzare lo sciopero di Cgil, Cisl e Uil nel Gruppo Fiat.

Proponiamo alle altre Organizzazioni sindacali di andare a una nuova rielezione delle Rsu e delle Rls in tutti gli stabilimenti.

Nei prossimi giorni ci impegniamo ad aprire una consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori per condividere i contenuti di una vertenza per:
un piano di investimenti per gli stabilimenti Fiat e Cnh Industrial;
un uso degli ammortizzatori sociali utili al mantenimento dell’occupazione a partire dal contratto di solidarietà; 
formazione e riqualificazione collegata alla innovazione delle produzioni;
una verifica delle condizioni di lavoro per garantire la salute e la sicurezza; 
garantire salario fisso e integrazione per i lavoratori in cassa; 
riconquistare un vero Contratto nazionale dei metalmeccanici.

venerdì 18 ottobre 2013

RICHIESTA DI INCONTRO


Ancona, 19/10/2013

Oggetto: richiesta incontro.

Spett.le Direzione CNH Italia S.p.A. Via Agnelli 60035 Jesi
Fax 0731 200363

La presente viene inviata dalla scrivente O.S. territoriale, in nome e per conto della ns. RSA per chiedere un incontro a codesta spettabile direzione su:

relazioni sindacali e diritti sindacali a seguito della sentenza della Corte Costituzionale;
andamento produttivo e occupazionale e prospettive di mercato; situazione interinali e trasfertisti; chiusura natalizia e gestione ferie/par.

In attesa di un Vs. gradito riscontro porgiamo distinti saluti.

Il Segretario Provinciale Generale FIOM-CGIL (Giuseppe Ciarrocchi)

giovedì 10 ottobre 2013

COMUNICATO RSA FIOM CNH JESI


Nella giornata del 9 Ottobre 2013 la Rsa della Fiom Cgil ha incontrato i responsabili del personale della Cnh di Jesi. La riunione ha avuto ad oggetto l'applicazione della sentenza della Corte Costituzionale che dà torto alla Fiat, e riassegna invece alla Fiom i diritti sindacali previsti dallo Statuto dei Lavoratori.

Dall'incontro è emerso che Fiat pur prendendo atto del nostro rientro, persisterà nell'atteggiamento discriminatorio nei nostri confronti e dei lavoratori che rappresentiamo.

Ci è stato infatti comunicato che non sarà consentito ai nostri delegati l'utilizzo della saletta sindacale storica dello stabilimento, spazio che dal punto di vista dell'azienda dovrà essere unicamente riservato ai firmatari del contratto Fiat. Quanto a noi, saremo a breve provvisti di una qualche stanza all'interno dello stabilimento, contenente un tavolo una sedia e un telefono.

In quanto alle relazioni sindacali, Fiat ha fatto capire che alla Fiom Cgil non sarà riconosciuto alcun diritto legato alla contrattazione. Senza risposta è rimasta invece la domanda rispetto al fatto se anche a noi sarà garantita l'informazione su quanto accade dentro lo stabilimento.

La Fiom Cgil ha fatto comunque richiesta a Fiat di un incontro sulle previsioni produttive e occupazionali dello stabilimento di Jesi per il 2014, sui lavoratori interinali e sulla chiusura natalizia, a cui poi vedremo come l'azienda risponderà.

Curioso è poi il fatto di come alle ripetute domande sul perchè Fiat stesse allestendo due salette sindacali, il capo del personale non è stato capace di dare una risposta che fosse una, lasciando così intendere che la scelta è dovuta non solo alla volontà di Fiat ma anche a quella delle altre organizzazioni sindacali ormai compiacenti su tutto.

Nei prossimi giorni la Rsa della Fiom Cgil, tenuto conto anche dei possibili sviluppi, valuterà assieme alle lavoratrici e ai lavoratori le decisioni da prendere in merito alle risposte forniteci dall'azienda.

Jesi, 11 Ottobre 2013 La Rsa della Fiom Cgil

martedì 1 ottobre 2013

LA FIOM RIENTRA IN FABBRICA



Dopo quasi 2 anni di esclusione della FIOM CGIL dalle aziende del Gruppo Fiat grazie alla sentenza della Corte Costituzionale ma soprattutto grazie alle lavoratrici, ai lavoratori e ai nostri delegati, che hanno costantemente creduto nella nostra lotta e nei nostri principi, oggi la Fiom rientra in tutte le fabbriche del gruppo.

In questi anni pur con la complicità delle altre organizzazioni sindacali la Fiat ha tentato di creare un clima di terrore nei confronti degli iscritti alla FIOM e dei nostri delegati. Oggi ci riprendiamo quella dignità che ci è stata tolta illegittimamente.

La sentenza della Corte Costituzionale ha sancito il riconoscimento alla Fiom di tutte quelle agibilità sindacali previste dalla Legge 300/70, che prima non avevamo e che ci permetteranno di continuare ad essere vicini ai lavoratori e anche di poter dire la nostra rispetto alla situazione dello stabilimento di Jesi, nonostante che la Fiat e le OO.SS. firmatarie del CCSL continuino a non riconoscere la titolarità di un sindacato rappresentativo come la Fiom a poter contrattare le condizioni dei lavoratori Fiat.

La nostra RSA formalmente riconosciuta dall’azienda da sola non potrà risolvere le problematiche dello stabilimento. Per questo servirà la massima collaborazione e partecipazione da parte di tutte le lavoratrici e lavoratori che ritengono giuste le nostre rivendicazioni e che vogliono mantenere e sviluppare il sito produttivo jesino. Oggi la situazione dal punto di vista produttivo e occupazionale del sito di Jesi è sempre più complessa e delicata e se vogliamo che le nostre proposte e le nostre richieste vengano ascoltate avremo bisogno di tutto l’appoggio possibile.

Al fine di dare il giusto risalto alla questione abbiamo deciso di fare una conferenza stampa davanti ai cancelli dello stabilimento il giorno Giovedì 3 Ottobre alle ore 12.30.

Jesi, 2 Ottobre 2013
p. la FIOM CGIL Ancona