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mercoledì 27 marzo 2013

SCIOPERO ALLA FIAT CNH JESI


UN CONTRATTO A PERDERE

Care iscritte, cari iscritti, care lavoratrici e cari lavoratori,
Fim Uilm Fismic Ugl e Capi hanno sottoscritto con Fiat un accordo ponte sul salario dove i lavoratori
per il 2013 complessivamente si troveranno in busta paga meno soldi dell'anno scorso.

In cambio di un aumento di 40 euro medio sulla paga base per 12 mesi, vengono cancellati i 103,31
euro del premio di competitività che i lavoratori prendono da anni, e a Luglio non sarà elergito né
alcun saldo del Premio di Risultato (che in pratica non esiste più) né il Premio Straordinario di 600
euro dello scorso anno.
Da ultimo a partire dal mese di Aprile viene istituito un ”incentivo di produttività” legato alla
presenza che darà mensilmente ad ogni lavoratore 0,82 euro per ogni ora effettivamente lavorata.
Con l'esclusione dal computo dei ricoveri ospedalieri, delle malattie gravi, della maternità e
dell'allattamento, delle 10 ore di assemblea e dei permessi degli Rls. A titolo di esempio un
lavoratore che si assentasse una settimana per ferie o malattia si troverà il mese successivo una
decurtazione in busta paga di quasi 35 euro.

Mentre si riduce il salario di chi lavora, Fiat Industrial l'anno scorso ha realizzato guadagni per un
+31%, ha aumentato i dividendi agli azionisti, e proprio in questi giorni nel nostro stabilimento sta
distribuendo premi ai capisquadra per migliaia di euro.
Non bastasse l'Amministratore Delegato del Gruppo Sergio Marchionne quest'anno riceverà da Fiat
compensi pari a 7 milioni di euro. Questo mentre i lavoratori a Luglio andranno in ferie con 1300
euro ad andar bene.
Ricordiamo che chi diversamente come Wolkswagen investe, oltre a non licenziare pagherà
quest'anno ai dipendenti un premio di 7200 euro a testa.

Vergognoso è inoltre il fatto che Fim e Uilm negano ancora una volta alle lavoratrici e ai lavoratori il diritto a votare le piattaforme e gli accordi che li riguardano. Addirittura ancora non sappiamo se e quando faranno un'assemblea per spiegarci cosa hanno firmato.

Tutto questo avviene in un contesto del gruppo dove la stragrande maggioranza dei lavoratori è fuori
dalle fabbriche, alle prese con le chiusure o con le procedure di Cassa Intergrazione (quanto frmato
non dà un solo euro ai lavoratori in Cig) di cui non si vede la fne. Una situazione voluta e studiata a
tavolino dall'azienda per fare piazza pulita di investimenti, diritti e salari delle lavoratrici e dei
lavoratori. Una condizione che rende molto complicato organizzare una mobilitazione generale di
tutti i lavoratori della Fiat capace di cambiare nell'immediato l'accordo.

Nonostante questo, come delegati della Fiom pensiamo che non possiamo smettere di indignarci.
Pena l'indifferenza e la rassegnazione delle persone che incontriamo tutti i giorni in fabbrica.
Riteniamo così necessario organizzare una risposta che dica ai lavoratori quello che accade sulla loro
pelle, e che allo stesso tempo indichi una via per provare a cambiare la situazione. Le crisi passano,
ma i danni prodotti dagli accordi scritti sotto dettatura dai sindacati complici restano.

E poi in ultimo, come non vedere quello che accade in fabbrica? L'altissimo numero di incompleti è
solo un esempio di un'azienda allo sbando che scarica sui Par dei lavoratori la sua incapacità ad
organizzare il lavoro come si deve. E a questo bisogna aggiungere lo spettacolo indegno di una RSA
di stabilimento che ormai da tempo non sa che pesci pigliare e tiene i lavoratori all'oscuro di tutto.
Venerdì scorso l'azienda ha comandato i lavoratori dell'offcina 2 a rimanere a casa senza che ci
fosse nemmeno un volantino sindacale in bacheca che spiegasse il perchè, quali i reparti interessati,
e come sarebbe stata coperta la giornata.

La Fiom continua a pensare che il lavoro a Jesi si tiene a partire dalla difesa dei diritti, dei salari, delle
libertà sindacali e della dignità di chi lavora. L'estensione del modello Pomigliano a tutto il gruppo
non solo ha cancellato anni di conquiste operaie ma non ha creato nemmeno lavoro. Oggi quello
che serve è riaprire un tavolo con tutte le organizzazoni sindacali che rimetta al centro piano
industriale, occupazione, democrazia, salario, orario e sicurezza.

PERTANTO:    

PER DIRE QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO


Giovedì 28 Marzo 2013

1 ORA E MEZZA
DI ASSEMBLEA IN
SCIOPERO

PER IL  LAVORO,PER IL SALARIO, PER I DIRITTI

saranno presenti il segretario generale della Fiom
Maurizio Landini
il coordinatore Fiom gruppo Fiat
Michele Di Palma
e il segretario regionale Fiom Marche 
Giuseppe Ciarrocchi

ritrovo davanti ai cancelli

lo sciopero si terrà nei seguenti orari:

mattino e centrale  dalle 9,30 alle 11,00
pomeriggio dalle 14,00 alle 15,30
notturno dalle 21,00 alle 22,30

invitiamo le lavoratrici e i lavoratori alla massima partecipazione!


Jesi, 26 Marzo 2013                                                   La Rsu della Fiom Cgil