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mercoledì 19 giugno 2013

Comunicato sindacale

Che ci state a fare?

         A proposito del “ che ci state a fare” e delle polemiche degli ultimi tempi alla FIAT-CNH di Jesi, in merito al ruolo del sindacato, ai diritti dei lavoratori, alla democrazia in fabbrica e quant’altro ancora è oggetto di disputa, in particolare negli stabilimenti del mondo FIAT, proprio per chiarire al meglio l’idea e la strategia della FIM-CISL su tali vitali materie, vorremmo farlo con le loro stesse parole.

        Tre pillole di pensiero sindacale tratte dalla relazione del Segretario Generale Farina al recente congresso nazionale della FIM a Lecce.
        Brillano di luce propria.

        Citazione n. 1: “Rappresentare in una democrazia è essere il fiduciario, essere delegati ad esercitare la responsabilità della rappresentanza assumendo l’onere della decisione.
(Commento: “Fiduciario” e “l’onere della decisione”dice Farina. A tal proposito, Voi lavoratori, che ci state a fare?)

        Citazione n. 2: “L’impresa non è più il teatro di un ideologico conflitto di classe e il luogo di ogni anarchismo sindacale, è per noi il bene comune in cui le persone realizzano se stesse con il proprio lavoro, è il bene comune che dà lavoro, reddito, cittadinanza”.
(Commento: Provare, a proposito di impresa come “bene comune”, ad interrogare i lavoratori di Indesit, Best, Fincantieri, Termini Imerese, Irisbus, Pomigliano ecc. ecc. e tutti gli altri interminabili elenchi dei lavoratori “sommersi” dal tanto, troppo bene comune con l’impresa).

        Citazione n. 3: “L’ultima data simbolo del cammino solitario della FIOM in categoria: Giugno 2012, Pomigliano. La FIOM non firma un normale accordo aziendale di II° livello che, in cambio di poco più di qualche straordinario da concedere all’azienda, prevede investimenti importanti, la riapertura di uno stabilimento di fatto chiuso con oltre 5000 lavoratori al sud e il trasferimento di una produzione dalla Polonia in Italia! E non tiene conto neanche della volontà largamente maggioritaria espressa dalle RSU e dai lavoratori  nel referendum
(Commento: Come è noto, il piano “Fabbrica Italia” e i 20 miliardi di investimento, non ci sono più. Il “normale accordo aziendale di II livello” è diventato il CCSL per tutti i dipendenti del Gruppo FIAT; e a proposito di “normale” magari si potrebbe chiedere qualcosa ai lavoratori FIAT CNH di Jesi su malattia e relative giornate non retribuite in busta paga, tanto per fare un esempio)

        Come mai poi il referendum c’è stato solo per Pomigliano, Mirafiori, ex Bertone e non per tutti i lavoratori FIAT a cui si applica il nuovo CCSL?


        La RSA FIM CISL di Jesi invita la ex RSU FIOM per confrontarsi sul merito dei problemi? Pronti, dentro e fuori dai cancelli. Naturalmente insieme ai lavoratori a cui poi vanno somministrate “pillole e medicine”. Prego, accomodatevi!!

Jesi 20 giugno 2013                                La RSU della FIOM-CGIL