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venerdì 19 dicembre 2014

COMUNICATO SINDACALE


Nell’incontro di ieri con la Direzione Aziendale dello stabilimento Cnh di Jesi, l’ Azienda ha comunicato ulteriori 7 giorni di Cigo per i primi due mesi del 2015. La cassa integrazione riguarderà le giornate del 23 e del 30 gennaio; oltre a quelle del 2-6-13-20 e 27 di febbraio.

I fermi produttivi dovrebbero interessare orientativamente tutti i lavoratori dello stabilimento, migliori dettagli ci saranno comunque forniti al rientro della chiusura natalizia.

Siamo stati inoltre informati che nel reparto trasmissioni si avvierà la nuova linea tra la fine di febbraio e gli inizi di marzo, dopo dopodiché i lavoratori dovranno tornare sul turno ”centrale”. Lo slittamento dei tempi per l’implementazione della nuova linea, secondo quanto dichiarato dall'azienda, sarebbe stato causato da ulteriori valutazioni in merito all’organizzazione del lavoro e dall'aumento di richieste della Medium.

La Direzione, ci ha inoltre comunicato che nel periodo di chiusura invernale saranno istallati dei tornelli all'ingresso, con conseguente rinnovamento dei bagde di timbratura.

La Rsa della Fiom Cgil ribadisce le preoccupazioni rispetto ai cali produttivi sul prossimo anno, dichiarati dall’azienda nell’ultimo incontro. Dal nostro punto di vista già da gennaio sarà necessario coinvolgere tutti i lavoratori in una discussione vera, e portare la Fiat al tavolo per capire meglio cosa sta succedendo in questo stabilimento.

Auguriamo comunque a tutte le compagne e a tutti i compagni buone feste e un felice 2015.

Jesi, 18 dicembre 2015 La Rsa della Fiom Cgil

mercoledì 17 dicembre 2014



 CHI HA PAURA DEL VOTO
DEI METALMECCANICI IN FCA E CNH
Fim, Uilm, Fismic, Uglm, ACQF verso una nuova esclusione della Fiom dal voto.

Fim, Uilm, Fismic, Uglm, ACQF perdono il pelo ma non il vizio: non contenti di aver firmato il CCSL con la direzione aziendale per impedire ai lavoratori di poter essere iscritti, votare ed eleggere delegati della Fiom, oggi continuano a lavorare ad una ennesima esclusione della Fiom da una rappresentanza liberamente eletta in FCA e CNH.

Le organizzazioni sindacali firmatarie si sentono proprietarie dei diritti sanciti dallo Statuto dei Lavoratori, del resto è stato sotto gli occhi di tutti il fatto che per tre anni non si tenevano nemmeno tutte le 10 ore di assemblea e le bacheche erano vuote.

La Fiom appena è rientrata in Fca e CNH ha chiesto di andare al voto per permettere ai lavoratori di poter eleggere i delegati e i Rappresentanti dei Lavoratori per la Salute e la Sicurezza.

Alla ennesima richiesta della Fiom di votare (una testa, un voto, una lista, un candidato e risulta eletto chi prende più voti), come sta accadendo in tutte le altre aziende metalmeccaniche ci è stato risposto che non si può, che prima la Fiom deve accettare le clausole di esigibilità, le sanzioni e solo allora potrà partecipare al voto.

Fim, Uilm, Fismic, Uglm, ACQF pensano di potersi comportare come la direzione aziendale, di imporre unilateralmente la propria Legge, pensano di poter ricattare la Fiom dicendogli o accetti il CCSL o non ti permettiamo di poter partecipare alle elezioni.

Tutto questo è inaccettabile, la Fiom ha il diritto ad avere una rappresentanza in FCA e CNH, non perché concesso da qualcuno ma perché dopo una battaglia sindacale e legale di anni ha ottenuto il diritto sancito dalla Corte Costituzionale a poter rappresentare i lavoratori senza ricatti.

La lotta che hanno fatto in prima persona i delegati e la Fiom è servita a garantire il diritto per i lavoratori di poter decidere se votare il sindacato aziendale (Fim, Uilm, Fismic, Uglm, ACQF) che in questi anni ha avuto un “trattamento di miglior favore” dall'azienda o quello degli operai e degli impiegati che hanno rischiato e subito le conseguenze della scelta di battersi per il lavoro e la democrazia.

Chiediamo alle Organizzazioni Sindacali firmatarie perché hanno paura di andare al voto?

La Fiom ha avanzato due proposte: elezione delle RSU o delle RSA secondo la procedura del Testo Unico firmata dalle Confederazioni, ma in FCA e CNH secondo i sindacati complici non si deve fare.

A sentire i sindacati firmatari il CCSL in FCA e CNH va tutto bene: meno carichi di lavoro, riduzione dei ritmi produttivi, aumento del salario, maggiore partecipazione alle scelte aziendali, stabilimenti senza ammortizzatori sociali perché sarebbero tutti rientrati al lavoro.

Se così fosse, che paura dovrebbero avere a confrontarsi col voto visto che mentre alla Fiom sono stati negati gli RLS, i permessi per fare attività sindacale in tutti questi anni, mentre Fim, Uilm, Fismic, Uglm, ACQF hanno usufruito dei trattamenti di miglior favore aziendali?

Proponiamo di andare ad un voto libero: saranno i lavoratori a decidere quale sindacato
vogliono in fabbrica se la Fiom e i suoi delegati o il sindacato aziendale, qualsiasi nome o
sembianze prenda.

martedì 9 dicembre 2014

MENO TRATTORI SOTTO L'ALBERO...


SINTESI DELL'INCONTRO CON FIAT DEL 4 DICEMBRE

Viene revocata la cassa integrazione per i giorni del 19 e del 22 Dicembre prossimi. Per il mese in corso l'unico giorno che resta di Cigo sarà quello del 23, e riguarderà le attività produttive di tutto lo stabilimento.

Assieme alle altre organizzazioni sindacali Fiat ha siglato un verbale di intesa, che mediante l'utilizzo di 5 Par a fruizione collettiva (nei giorni 2-5-7-8-9 gennaio prossimi), prolunga la chiusura di dicembre fino al 12 gennaio 2015, giorno in cui l'intero stabilimento riprenderà regolarmente il lavoro. Per la copertura degli ulteriori 5 giorni di fermo produttivo di gennaio saranno utilizzati prima ferie o Par residui del 2014, poi i Par del 2015. Nella seconda metà di gennaio l'azienda ricorrerà ad altre una o due giornate di Cigo.

Il prossimo anno, a causa del perdurare della crisi del settore agricolo sul mercato europeo, lo stabilimento con molta probabilità subirà un ulteriore calo produttivo del 10%-15%, rispetto ai trattori realizzati quest'anno che saranno 20.250. L'azienda dice che bisognerà aspettare gennaio per avere una visione più chiara dei primi 6 mesi del 2015.

In officina 2 l'azienda procederà ad una ottimizzazione delle postazioni delle linee di montaggio. Lo scopo dell'operazione sarà quello di eliminare quelle che Fiat chiama dissaturazioni, che per quanto ci è stato spiegato, dovrebbe portare all'ennesimo recupero di efficienza, sulla via di quanto già fatto alle trasmissioni qualche mese fa.

Per ciò che riguarda l'erogazione della tredicesima, l'azienda non è stata ancora in grado di indicarci il giorno preciso in cui i lavoratori la troveranno in busta paga, ci hanno comunque garantito che il pagamento cadrà nella settimana che va dal 15 al 19 dicembre 2014.

LE NOSTRE VALUTAZIONI

Per quello che ci riguarda, ci siamo dichiarati non d'accordo con quella che pare essere diventata oramai una prassi aziendale, la scelta dell'azienda di gestire unilateralmente la quasi totalità delle ferie e dei par dei lavoratori. Se dovesse accadere che la prossima estate lo stabilimento rimanga chiuso per quattro settimane come visto quest'anno, è chiaro che al lavoratore rimarrebbero pochissime spettanze di Ferie e Par per ciò che riguarda le sue necessità personali. Con la nostra struttura sindacale faremo anche verifiche sul fatto che l'azienda nei periodi di cassa integrazione, e anche in reparti dove si lavora regolarmente, paga la cassa integrazione al posto della malattia a chi si ammala.

Ci pare inoltre sbagliato recuperare efficienza in un momento in cui si parla di cassa integrazione. Aumentare la produttività significa in congiunture economiche negative come la nostra, rischiare di aumentare le giornate di “cassa” piuttosto che diminuirle. Quello che servirebbe è investire seriamente sul processo lavorativo, nei metodi di lavoro come nelle attrezzature, pensando a ridurre la fatica di chi lavora piuttosto che a farlo correre di più.

In ultimo la questione più importante. Nell'incontro dell'11 settembre scorso, il dottor Retus al tavolo dichiarò che per il 2015 la produzione si sarebbe attestata sulle 20.500 macchine. Appena tre mesi dopo, l'azienda dice che il prossimo anno dovremo aspettarci rispetto a quel numero un ulteriore calo di 2.000-3.000 trattori. Se è vero che occorrerà aspettare gennaio per capire meglio la situazione, ci pare assolutamente sbagliato liquidare il tutto con 3 righe su un volantino come hanno fatto le altre Rsa di stabilimento.

Per questo la Fiom Cgil chiede all'ACQF di destinare l'ultima ora di ASSEMBLEA RETRIBUITA, a discutere con i lavoratori e le altre organizzazioni sindacali dei rischi produttivi e occupazionali legati al nostro posto di lavoro.

Jesi, 9 dicembre 2014                                         La Rsa della Fiom Cgil

venerdì 5 dicembre 2014

LETTERA DI MAURIZIO LANDINI


Care lavoratrici e cari lavoratori metalmeccanici,

 da parecchie settimane siamo impegnati con voi in una battaglia per la dignità e la libertà del lavoro.Insieme ci stiamo battendo contro i provvedimenti che il governo ha raccolto nel Jobs Act, che sono sbagliati, ingiusti, non servono a creare nuovo lavoro, non affrontano il dramma della precarietà e la disoccupazione giovanile, né risolvono la crisi in cui è stato trascinato il paese da sprechi, speculazioni, egoismi e illegalità.
 Insieme abbiamo proposto delle alternative e presentato le nostre idee frutto di tante assemblee e discussioni con voi, ma il governo ha imboccato la strada della riduzione dei diritti, ha sposato le ricette di chi pensa che solo licenziando si crea nuova occupazione, non ha voluto ascoltare il parere e le richieste delle donne e degli uomini che per vivere devono lavorare.
 Contro questo atteggiamento di chiusura e contro chi vuole dividere i lavoratori abbiamo manifestato e scioperato: sappiamo tutti quanto possa costare a chi deve arrivare a fine mese contando sul proprio stipendio, mentre deve fare i conti con una crisi che sembra non finire e ha già fatto perderecentinaia di migliaia di posti di lavoro.
 Questa lotta non è ancora finita, non si conclude con l’approvazione parlamentare del Jobs Act, perché la delega che il governo chiede dovrà poi essere riempita di contenuti e perché i prossimi mesi saranno decisivi per tutte le scelte di politica economica.
 Tra pochi giorni, con lo sciopero generale del 12 dicembre proclamato da Cgil e Uil, porteremo nuovamente in piazza le nostre idee e le nostre energie per difendere il lavoro e i suoi diritti, cambiare il paese e farlo più giusto.
 Alla vigilia di questo nuovo appuntamento permettetemi di ringraziarvi per aver condiviso il nostro impegno e di promettervi che continueremo sulla strada intrapresa insieme, convinti che sia quella giusta per modificare i provvedimenti del governo, difendere l’occupazione, riconquistare i diritti per ognuno e per tutti.
 Questo è un momento importante per il futuro di tutti noi, delle lavoratrici e dei lavoratori, delnostro sindacato che esiste e ha un senso solo se riesce a rappresentare democraticamente i vostri interessi e da voi riceve il sostegno di idee ed energie necessarie a migliorare le condizioni del lavoro dipendente, rivendicare un sistema pensionistico più giusto, con la riduzione dell’età pensionabile, dare un’occupazione a chi non ce l’ha e combattere il precariato.
 Questa battaglia l’abbiamo iniziata insieme e insieme la proseguiremo. Con le metalmeccaniche e i metalmeccanici, con le delegate e i delegati, con le iscritte e gli iscritti alla Fiom.
 Per questo mi permetto di chiedervi di trasformare lo sciopero del 12 dicembre in una grande giornata di partecipazione, come avete fatto con gli scioperi di categoria delle scorse settimane. E di cogliere questo momento per costruire una Fiom più forte e moderna, iscrivendovi al nostro sindacato e votando i nostri candidati alle elezioni delle Rsu, come già state facendo visto gli ottimi risultati per le nostre liste nelle elezioni di questi ultimi mesi e la grande vittoria della lista Fiom nelle elezioni per l’Assemblea nazionale dei delegati di Cometa, il fondo pensione dei lavoratori dell’industria metalmeccanica.
 Per questo chiedo alle nostre delegate e ai nostri delegati d’impegnarsi nella campagna di tesseramento, allargando i confini del nostro sindacato, portando ciascuno un nuovo iscritto, per far sì che a fine anno, al momento della certificazione sindacale, la Fiom possa rappresentare al meglio il punto di vista e le richieste della nostra categoria.
 Il momento è adesso, per crescere e cambiare abbiamo bisogno di voi. La vostra partecipazione e la vostra intelligenza sarà la nostra comune forza.
                                                                                                          
                                                                                                                        Maurizio Landini
Roma, 5 dicembre 2014

mercoledì 3 dicembre 2014

SCIOPERO AL REPARTO VERNICIATURA


Nella giornata di mercoledì 3 dicembre, nel primo turno lavorativo, nel reparto verniciatura, area Masking, si è ripetuta la presenza di fumi e cattivi odori fin dalle prime ore del turno.

I lavoratori e le lavoratrici hanno scioperato due ore, dalle 11.00 alle 13.00 per il disagio, per contestare l'indifferenza dell'Azienda e per tutelare la loro salute nel posto di lavoro.

Alla richiesta di controllo dell'impianto e di tutela di quei lavoratori, l'Azienda non ha dato risposte serie e concrete per la salute di chi ci lavora.

Da tempo il reparto Verniciatura è trascurato, considerato quasi un corpo estraneo dello stesso Stabilimento.

Riteniamo fondamentale discutere con l'Azienda dei vari disagi, del futuro produttivo e occupazionale del reparto, nonché della sicurezza e della salute di chi si reca al lavoro per svolgere le proprie 8 ore.

Pertanto chiediamo all'Azienda un incontro urgente per trovare soluzioni adeguate a risolvere le criticità del reparto.

Jesi, 4 dicembre 2014          La Rsa Fiom Cgil

martedì 2 dicembre 2014

Jesi. Lavoratori come farfalle, con 
G. Cremaschi
  •  Redazione Contropiano
  • 115

Jesi. Lavoratori come farfalle, con G. Cremaschi

Presentazione del libro di Giorgio Cremaschi:
LAVORATORI COME FARFALLE
LA RESA DEL PIU’ FORTE SINDACATO D’EUROPA
Venerdì 5 dicembre, ore 21.00
c/o Centro sociale “L’incontro”
Via Tessitori, Jesi (AN)
a seguire dibattito:
Democrazia e lavoro tra Stato e Regione
La vergogna del Jobs Act

introduce
Prof. Antonio Di Stasi

intervengono
Cremaschi Giorgio (autore del libro)
Galieni Stefano (PRC Marche)
                                                       Mentrasti Edoardo (SEL Marche)

martedì 25 novembre 2014

COMUNICATO SINDACALE


Nell’incontro odierno l’azienda ci ha comunicato che nei giorni di cassa integrazione dell’1 e del 2 Dicembre prossimi, lavorerà solo il reparto delle trasmissioni; e che la stessa CIG è stata tolta per la giornata del 9 Dicembre prossimo, dove tutti i lavoratori dello stabilimento saranno chiamati al lavoro normalmente.

Ci è stato inoltre detto che a causa di problemi di progettazione sulla trasmissione turca della Tdd (150 trasmissioni e 50 trattori già completati), l’azienda è stata costretta a ricorrere all’utilizzo di squadre di recupero esterne pagate dalla Cnh, a motivo di evitare sulle linee di montaggio ulteriori fermi produttivi.

Da parte nostra si è sottolineato come al più presto i lavoratori della Cnh di Jesi dovranno sapere quanti e quali giorni, staranno a casa nel periodo natalizio.

In secondo luogo, a fronte del persistere delle difficoltà che questa azienda sta avendo sul mercato europeo, come è emerso anche dall’ultimo esame congiunto avutosi con la nostra organizzazione sindacale la settimana scorsa, riteniamo che al più presto si debba tenere un incontro con Fiat sui volumi produttivi del prossimo anno. Non è infatti chiaro se quei 20500 trattori dichiarati dall’azienda appena un mese e mezzo fa, siano confermati o meno; ciò sarebbe particolarmente grave perché determinerebbe un aumento della cassa integrazione.

Informiamo inoltre le lavoratrici e i lavoratori dell’avvenuta sostituzione della Rsa Paolo Santoni con Giacomo Scaloni (linea A2, officina 2).

Cogliamo in ultimo l’occasione per ringraziare tutti quei lavoratori che hanno scioperato e che di fronte all’arroganza del governo e dei padroni continuano a non togliersi il cappello. Un abbraccio fraterno a tutti.

Jesi, 24 novembre 2014 La Rsa della Fiom Cgil

lunedì 24 novembre 2014

SCIOPERO GENERALE


venerdì 14 novembre 2014

LETTERA SPEDITA A FIAT SULLO STRAORDINARIO CON LA CIG


Oggetto: lavoro straordinario e CIGO.

Spett.le Direzione CNH Italia S.p.A. Via Agnelli 60035 Jesi
Fax 0731 200363

La presente viene inviata dalla scrivente Organizzazione Sindacale territoriale, per informarvi che qualora verrà riscontrato un abuso nell'utilizzo dello straordinario non conforme rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente e alle esigenze di carattere tecnico organizzativo ci vedremo costretti a fare un esposto all'INPS territoriale al fine di chiedere un ispezione ed un controllo mirato sull'utilizzo dell'ammortizzatore sociale.
Distinti saluti.

Il Segretario Provinciale Generale FIOM -CGIL (Giuseppe Ciarrocchi)

giovedì 6 novembre 2014

COMUNICATO FIOM SULLO SCIOPERO ALLE TRASMISSIONI (E SULLA CIG)


E' normale che un riduttore dal peso di 150/200 kg cada vicino ai piedi di chi lo lavora per ben 3 volte in una settimana? E' normale che dopo ripetute sollecitazioni ai preposti sui rischi connessi al gancio che dovrebbe sostenerlo, quel riduttore continui a sganciarsi? Chi cura in questo stabilimento l'adeguatezza delle attrezzature in termini di salute e sicurezza dei lavoratori? E che tipo di impegno mette questa azienda in fatto di competenze oltre che di risorse finanziarie, nell'organizzare il lavoro dei suoi dipendenti?

E' sull'assenza di queste risposte e sui drammatici pericoli che ne conseguono come accaduto ieri, che i lavoratori delle trasmissioni hanno deciso di scioperare, con una altissima adesione e con la copertura di tutte le organizzazioni sindacali, ad eccezione dei capi e quadri Fiat.

Come Fiom Cgil, riteniamo vergognoso che dopo mesi di mistifcazioni aziendaliste dove quegli stessi lavoratori sono stati dipinti come scansafatiche, ancora una volta paghino sulla loro pelle l'incapacità di questa azienda a organizzare il lavoro come si deve. Invece di continuare a fare del terrorismo psicologico su possibili spostamenti produttivi, sarebbe ora che responsabili e tecnici aziendali si assumessero le loro responsabilità, piuttosto che scaricarle sui lavoratori.
Chi sta in quel reparto vuole farle le trasmissioni, ma senza il rischio di rimetterci una gamba o un piede.

Sulla salute e sulla sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori della Cnh di Jesi, chiediamo a questa azienda di aprire una discussione vera, e con tutte le organizzazioni sindacali al tavolo.

P.s. Fiat Cnh Jesi ieri ci ha comunicato il ricorso ad ulteriori 6 giornate di Cig ordinaria per il mese di dicembre (1,2,9,19,22 e 23) a motivo del persistere del calo degli ordinativi. Nella comunicazione l'azienda non è stata ancora in grado di dirci quali reparti saranno interessati alla sospensione dell'attività lavorativa, né se e come ci saranno ulteriori fermate al rientro della chiusura natalizia. Nei prossimi giorni contiamo di fornire maggiori spiegazioni in merito.

Jesi, 6 Novembre 2014 La Rsa della Fiom Cgil

mercoledì 5 novembre 2014

venerdì 31 ottobre 2014

COMUNICATO FIOM



La Rsa della Fiom Cgil esprime il massimo disappunto per l'ennesimo incidente verifcatosi lunedì scorso nel reparto della revisione, dove solo per puro caso un trattore non ha preso in pieno l'addetto che ci lavorava e il collega vicino.Alla stessa maniera non comprendiamo come ancora non si intravedono soluzioni sulle postazioni del montaggio delle gomme e delle catenarie in offcina 2, a tutt'oggi sprovviste di attrezzature e di una organizzazione del lavoro adeguata alla salute e alla sicurezza di chi ci lavora.

Dopo anni in cui si è pensato solo a mandare le linee di montaggio più veloci, per recuperare poi con lo straordinario le carenze organizzative; dove si è lasciata indietro la progettazione di processi lavorativi, di banchi e di attrezzature adeguate; dove si è scelto di sostituire le competenze tecniche degli enti con le proposte di miglioramento o con la politica delle soluzioni tampone: i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

In ogni reparto è aumentata la fatica e il rischio di incidenti, e la qualità di quello che costruiamo si è abbassata ulteriormente. Un esempio sono l'altissimo numero di trasmissioni incomplete di questi giorni (costantemente oltre le 100), un fatto mai verifcatosi in un reparto dove fno a poco tempo fa gli scarti erano pari allo zero.

Quello che l'azienda deve fare è di investire seriamente in attrezzature e processi lavorativi che mettano le persone in sicurezza e nella condizione di fare bene il proprio lavoro, e di farla fnita con il solito taglio dei tempi. Prendendo anche spunto da ciò che di buono fanno gli altri stabilimenti della Cnh, come nel caso delle gomme o di alcuni lavori che oggi svolgiamo alle cabine che rompono la schiena ai lavoratori.

Non comprendiamo infne la scelta aziendale di negare ai dipendenti che ne fanno richiesta, un colloquio con il capo del personale di questa fabbrica. Crediamo che chi ricopre quel ruolo, dovrebbe mettere le persone di questo stabilimento al primo posto.

Su tutto ciò ci aspettiamo delle risposte da parte aziendale e l'apertura di una discussione con le altre organizzazioni sindacali, per provare a dare seguito alle assemblee di reparto svoltesi nelle settimane scorse.

In ultimo, la Rsa della Fiom Cgil giudica grave e inaccettabile quanto accaduto ieri l'altro a Roma ai lavoratori delle acciaierie di Terni, lavoratori picchiati dalle forze dell'ordine mentre manifestavano per difendere il proprio posto di lavoro. Ciò non rappresenta solo un grave fatto di ordine pubblico nei confronti di chi manifesta, ma porta con sé l'idea di fondo che con la scusa della crisi si vuole cancellare l'intera soggettività operaia; nel salario, nella sua condizione di lavoro, nella sua dignità. Per questo la Fiom Cgil chiede sin d'ora ai lavoratori della Cnh di Jesi di aderire alle iniziative di lotta che metteremo in campo nei prossimi giorni e nelle prossime settimane.

Jesi, 30 Ottobre 2014 La Rsa della Fiom Cgil

sabato 25 ottobre 2014

venerdì 24 ottobre 2014

COMUNICATO SINDACALE


Nella giornata di ieri l’azienda ci ha presentato il calendario per le giornate di CIGO previste a Novembre. Nei giorni 3 e 4 l’intero stabilimento resterà fermo, con l’eccezione di chi verrà chiamato per un cambio cartelle da effettuare nell’ Officina 2.
Nei giorni 5, 10, 11 e 12 lavorerà il reparto delle Trasmissioni, mentre solo nelle giornate dell’11 e 12 sarà attiva la linea C1 delle Cabine.

Abbiamo evidenziato la necessità di far cessare il lavoro straordinario comandato, sia per quanto riguarda il sabato, sia per le ore extra di chi si ferma in fabbrica, al di fuori del proprio turno giornaliero.
Se ci sono dei lavori da recuperare, è bene che l’azienda chiami quanti sono costretti a casa durante la settimana, e che la scelta di tali persone sia regolata da una rotazione, per dar così modo a quante più persone di recuperare una parte delle ore e del salario perduto.

Inqualificabile l’episodio verificatosi in un sottogruppo dell’Officina 1 dove alcuni lavoratori, al rientro dalle giornate di cassa, si sono visti affiancare da altri colleghi in regime di straordinario, per recuperare i pezzi perduti proprio nelle giornate di fermo.

Abbiamo ribadito l’importanza di alcune situazioni che vanno chiarite. 
Il diritto di tutti i lavoratori a godere delle pause per ogni ora effettivamente lavorata.
La visione da parte degli operai della calendarizzazione delle rimanenti 3 ore di assemblea, che l’azienda ci dice essere già prenotate dalle altre rsa e il diritto per tutte le sigle sindacali, Fiom compresa, a partecipare alla suddivisione di tali ore, a cominciare dal prossimo anno.

Jesi, 24 Ottobre 2014
                                                Le Rsa della Fiom Cgil

martedì 21 ottobre 2014

ALTRO SCIOPERO


Al rientro dall'assemblea in sciopero tenutasi dalle 9,30 alle 11,00 davanti ai cancelli della fabbrica, l'azienda non ha riconosciuto la pausa che spettava di diritto ai lavoratori e alle lavoratrici. A quel punto la FIOM CGIL ha deciso di proclamare sul primo turno e sul centrale un'ora di sciopero nel reparto Officina 2 e alle Cabine linea C1.

A fronte del fatto che l'azienda ha ribadito la stessa posizione anche nel pomeriggio, la FIOM CGIL ha deciso di proclamare un'ora di sciopero in tutto lo stabilimento anche alla fine del secondo turno lavorativo.

Da sempre le pause collettive in questa fabbrica sono di 5 minuti per ogni ora lavorata.

La Fiom Cgil ritiene utile un incontro urgente con la direzione per chiarire tale questione.

Jesi, 21 ottobre 2014
                                             La RSA FIOM CGIL

lunedì 20 ottobre 2014

MARTEDì 21 OTTOBRE, SCIOPERO ALLA CNH DI JESI


Martedì 21 Ottobre 2014
1 ORA E MEZZA DI ASSEMBLEA 
IN SCIOPERO

Contro la decisione aziendale di negare ai lavoratori l'assemblea retribuita richiesta nei giorni scorsi dalla Fiom Cgil;

Contro la scelta del governo di cancellare di fatto l'articolo 18 e di estendere la precarietà all'intero mondo del lavoro;

A sostegno della piattaforma della Fiom-Cgil, per dire al governo che l'emergenza principale del Paese è il lavoro, la difesa
e la crescita dell'occupazione.

All'assemblea sarà presente il dirigente della Fiom nazionale Enzo Masini che discuterà assieme ai lavoratori della Cnh di Jesi, di come sarà importante essere in piazza a Roma il 25 Ottobre prossimo con la Fiom e con la Cgil, per contrastare i provvedimenti e l'idea del governo che dalla crisi si esce solo se i padroni sono messi in condizione di licenziare come e quando vogliono. L'assemblea sarà anche l'occasione per fare il punto rispetto alla situazione nel gruppo Fiat, e di come questa azienda continui a negare ai lavoratori e alla nostra organizzazione i diritti sindacali e la democrazia.

Ritrovo ai cancelli dello stabilimento: 
1° turno e centrale 9,30-11,00 
2° turno 14,30-16,00 
3° turno 3,30-5,00

decideremo poi insieme come e se, proseguire l'iniziativa della giornata.

Jesi, 20 Ottobre 2014 La Rsa della Fiom Cgil

venerdì 10 ottobre 2014

COMUNICATO SINDACALE


Nell'incontro odierno tra la direzione del personale di Fiat e la Rsa della Fiom Cgil, ci è stato confermato che a partire dal prossimo lunedì 13 Ottobre il reparto trasmissioni passerà sul doppio turno con una produzione giornaliera complessiva di 52 trasmissioni (dalle 36 odierne); per poi tornare a gennaio 2015 sull'orario del centrale 7,30-16,15, periodo dove dovrebbero essere terminati i lavori della nuova linea che produrrà la nuova macchina Utility Medium.
L'ulteriore crescita produttiva delle trasmissioni, motivata da maggiori richieste di Specialty e di Utility Medium, sarà accompagnata da un aumento della forza lavoro del reparto che raggiungerà il numero delle 90 persone circa.

Ci è stato poi comunicato che l'officina 2 tra la fine di ottobre e la prima settimana di novembre, sarà sottoposta ad un riassetto produttivo tra le linee A e B che dovrebbe ribilanciare le perdite che si hanno su certi modelli, con le maggiori richieste di altri. Inoltre la direzione starebbe valutando la possibilità di produrre per il mercato giapponese circa 150 modelli delle vecchie Apl Tier 3, macchina uscita di produzione alla fine di Settembre.

In merito alle variazioni produttive dello stabilimento, per la Fiom-Cgil sarà importante capire se gli incrementi di lavoro dei vigneti, dei frutteti e della Utility Medium, assieme all'avvio del nuovo trattore Tdd, saranno in grado di compensare i cali di mercato dei modelli Apl Tier 4 e 16*16, in modo tale da ridurre la possibilità del ricorso alla cassa integrazione nel prossimo anno.

In ultimo, informiamo i lavoratori che la Fiom Cgil ha fatto richiesta a Fiat di una assemblea retribuita da tenersi per giovedì 16 Ottobre prossimo; in merito alla manifestazione della Cgil del 25 Ottobre a Roma, oltre che del grave attacco che il governo sta portando ai danni dei lavoratori. L'assemblea sarà inoltre l'occasione per discutere anche dell'attuale situazione interna al gruppo Fiat.

Vi invitiamo comunque sin da ora a dare la disponibilità a partecipare alla manifestazione di Roma, fornendo i nominativi ai nostri delegati sindacali.

Jesi, 9 Ottobre 2014         La Rsa della Fiom Cgil

venerdì 3 ottobre 2014

FCA-CNH: I PRIVILEGI LI PAGANO I LAVORATORI

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Il 1° ottobre a Torino FCA e CNH Industrial hanno incontrato Fim, Uilm, Fismic e AQ per discutere del salario e delle norme che regolamentano la vita in fabbrica. A nome di chi parlano i sindacati presenti al tavolo visto che nessuno in fabbrica ha discusso e deciso una piattaforma e ha dato mandato a negoziare?
Fim, Uilm, Fismic e AQ non parlano in nome e per conto dei propri iscritti, ma in nome e per conto di tutti: sei iscritto alla Fiom o ad altro sindacato, non sei iscritto a nessun sindacato (la maggioranza dei lavoratori in FCA e CNH) loro vorrebbero continuare a decidere per te.
Cosa è successo negli ultimi anni sul salario? Quanto si è perso? Ed ora che siedono al tavolo: quanto chiedono i sindacati firmatari? Con chi hanno discusso, han fatto le assemblee? Anche per il prossimo anno l'azienda pagherà premi una tantum come i 260 euro dello scorso anno? Rischia addirittura di andare peggio perché FCA e CNH non intendono pagare più aumenti fissi uguali per tutti in paga base?
Chiediamo si tengano assemblee unitarie che restituiscano il diritto dei lavoratori a discutere e votare un mandato negoziale. Ad oggi alla Fiom viene costantemente negato il diritto a incontrare i lavoratori in fabbrica perché ci viene risposto che le ore di assemblea sono state prenotate, ma alla domanda di avere il calendario questo viene negato.
C'è bisogno di tavoli unitari per contrattare con l'azienda. I tavoli separati convocati da FCA e CNH sono un'arma fondamentale della multinazionale che alimenta divisioni tra i lavoratori tra gli stabilimenti e negli stabilimenti. I sindacati firmatari continuando ad alimentare questo sistema pensano di tenere fuori la Fiom, non rendendosi conto dei danni che stanno producendo nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori. La verità è che FCA e CNH vogliono dimostrare che il sindacato non serve a nulla e Fim, Uilm, Fismic e Uglm stanno accompagnando questa operazione. In questo modo viene annullato qualsiasi ruolo negoziale delle organizzazioni sindacali sancendo il totale comando dell’azienda sulle condizioni di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori.
Per interrompere questo disastro proponiamo:
  • l'apertura di una discussione comune con l'azienda sui volumi produttivi, la condizione di lavoro negli stabilimenti ed il salario;
  • la condivisione della calendarizzazione delle ore di assemblee rimanenti in tutti gli stabilimenti a cui possano partecipare tutte le organizzazioni sindacali;
  • eleggere i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza e i delegati.
A Detroit l'amministratore delegato della FCA e CNH ha tenuto una conferenza stampa con il Presidente del consiglio i quali hanno sostenuto che per rendere più moderno il Paese bisogna che gli imprenditori possano licenziare liberamente, videosorvegliare, demansionare, pagare in modo variabile.
Il Presidente del consiglio sostiene che in Italia c'è l'apartheid, che operai e impiegati sono privilegiati. Noi non siamo d'accordo.
Oggi in FCA e CNH i lavoratori e le lavoratrici non hanno gli stessi diritti: perché se sono iscritti alla Fiom oppure non sono iscritti a nessuna organizzazione sindacale non gli viene riconosciuta la possibilità di poter contrattare liberamente e collettivamente.

giovedì 2 ottobre 2014

COMUNICATO SINDACALE

Nell'incontro odierno tra la Fiat e la Rsa della Fiom-Cgil, l'Azienda ci ha comunicato la sospensione dell'attività lavorativa in regime di cassa integrazione ordinaria per i giorni 3,4,5,10,11 e 12 di novembre prossimi. La necessità di ricorrere alla “cassa” è stata motivata ancora una volta dalle diffcoltà di mercato del nuovo trattore Apl Tier 4. A fronte di ciò sono stati rivisti anche i volumi produttivi per la fne dell'anno, che stando a quanto è possibile vedere oggi, dovrebbero attestarsi sulle 20.200 macchine prodotte, con un ulteriore calo di circa 300 trattori.

Nella settimana di fermo produttivo che andrà invece dal 6 al 10 di ottobre, ci è stato spiegato che saranno mediamente 300 le persone che nelle singole giornate verranno comandate regolarmente al lavoro. 190 nei reparti cabine e trasmissioni, le restanti divise tra l'offcina 2 (collaudo,revisione,delibera), il magazzino e i carrellisti, questi ultimi chiamati ad un piano formativo aziendale.

Rispetto ai periodi di cassa integrazione, abbiamo chiesto che nei reparti interessati non siano comandate a lavorare sempre le stesse persone, oltre al fatto di ritenere profondamente ingiusto e sbagliato permettere gli straordinari.

L'altro tema dell'incontro riguardava il riassetto del magazzino, in particolar modo in relazione all'area destinata allo scarico dei materiali. Seppur manifestando l'intenzione di trasferire parte del reparto nella struttura della manutenzione, le spiegazioni forniteci dall'azienda non ci hanno convinto per niente. Non si è capito con precisione cosa intende fare, quali sono i tempi dei lavori, né tantomeno come migliorare la precaria condizione lavorativa di chi già oggi lavora in condizioni ambientali e di sicurezza a dir poco precarie. Quello che inoltre abbiamo chiesto sono spiegazioni in merito alla struttura fatiscente dove ad oggi è stato allestito lo scarico: riteniamo fondamentale sapere se contiene dell'eternit, e se rappresenta o meno un pericolo per i lavoratori.

In ultimo, ribadiamo ancora una volta la necessità con le altre organizzazioni sindacali di calendarizzare assemblee di reparto in tutta la fabbrica, per affrontare in modo più effcace i problemi che hanno i lavoratori in tema di organizzazione del lavoro, di salute e di sicurezza.

Jesi, 2 Ottobre 2014 La Rsa della Fiom Cgil

giovedì 25 settembre 2014

COMUNICATO SINDACALE


In relazione alla Cigo prevista per il periodo che va dal 6 al 10 di Ottobre prossimo, l'azienda ci ha informato che svolgeranno normale attività lavorativa per tutta la settimana i reparti trasmissioni e cabine, con l'unica eccezione che la C2 della cabine lavorerà i primi 4 giorni, per fare poi “cassa” il venerdì 10. Confermata è invece la cassa integrazione sulle linee dell'officina 2.

Sempre rispetto alla Cigo, l'azienda non è stata in grado di dirci il numero delle persone che saranno comandate quella settimana al lavoro, nei restanti reparti dello stabilimento.

In ultimo, ci è stato comunicato che dal 13 di Ottobre prossimo il reparto Trasmissioni prenderà a lavorare sui due turni con una produzione giornaliera di 46 trasmissioni (dalle 36 odierne), e contemporaneamente inizieranno i lavori per la nuova linea della Utility Medium, che secondo Fiat dovrà essere pronta per Gennaio prossimo, mese su cui il reparto tornerà sul turno centrale.

A conclusione dell'incontro abbiamo espresso la necessità che nel periodo di Cig vengano bloccati gli straordinari, in quanto riteniamo assolutamente sbagliato che si chiedano sacrifici in busta paga ad alcuni, e gli straordinari ad altri.

E' stata inoltre ribadita la necessità a breve dell'avvio di un confronto con l'azienda, che metta al centro le postazioni dello stabilimento più faticose e potenzialmente più pericolose per la salute di chi ci lavora.

In ultimo, continuiamo a chiedere un incontro in merito alla situazione problematica ed inefficiente del magazzino, dove ci pare urgente programmare assieme alle altre organizzazioni sindacali assemblee di reparto, lì come nel resto della fabbrica.

Jesi, 25 Settembre 2014    La Rsa della Fiom Cgil

martedì 16 settembre 2014

COMUNICATO SINDACALE SULL'INCONTRO CON FIAT


Nella giornata di giovedì 11 settembre la FIOM CGIL territoriale insieme alla RSA ha incontrato la direzione aziendale e il Dott. Retus per espletare l’esame congiunto rispetto all’avvio della CIGO prevista per il mese di Ottobre 2014. Nell’incontro la Fiom, oltre a fare il punto sulla situazione attuale e sulla chiusura dell’anno, ha chiesto all’azienda di conoscere la missione produttiva del sito e ha manifestato ancora una volta le preoccupazioni, rispetto ad una gestione organizzativa e produttiva dello stabilimento che sicuramente necessita di importanti correttivi. L’azienda rispetto alle ns. richieste ha risposto punto per punto come segue:

Rispetto alla CIGO ha confermato che i volumi produttivi per il 2014 si attesteranno a 20.500 macchine e che quasi sicuramente si faranno altre fermate di CIGO per i mesi di Novembre e Dicembre per un numero totale di 10 giornate (5 per ogni mese). La cassa interesserà sicuramente le linee di montaggio, forse il reparto cabine e comunque complessivamente circa 1/3 di tutti i dipendenti (300 lavoratori). Rispetto alla maturazione della 13ma l’azienda ci ha comunicato dopo aver fatto i dovuti approfondimenti che per coloro che staranno in cassa integrazione l’importo della stessa subirà una decurtazione proporzionale alle ore di CIGO effettivamente fatte (con una perdita massima stimata di circa 90 euro lorde);

Rispetto alla missione produttiva l’azienda ci ha spiegato che il sito di Jesi non è messo in discussione perché la tipologia di prodotto che viene assemblata è molto complessa e particolareggiata e gli altri stabilimenti europei o turchi non sono in grado di poter assorbire tali produzioni. Rispetto alle gamme di prodotto l’azienda ci ha illustrato analiticamente come alcuni trattori sono in fase di uscita e come gli stessi verranno sostituiti dalle nuove motorizzazioni in linea con la normativa vigente.
a. APL T3 sostituito da APL T4 
b. SPECIAL T nessuna sostituzione si sono mantenuti i volumi 
c. TD T3 sostituito da TD T4 (ottobre –novembre 2014) 
d. 16x16 nuovo prodotto 
e. UTILITY BRIDGE sostituito con UTILITY MEDIUM

Alla luce delle tendenze del mercato e del lancio del nuovo utility l’azienda ritiene che i volumi produttivi per l’anno 2015 si assesteranno sugli stessi del 2014 quindi intorno alle 20.500 macchine. Il calo produttivo ci hanno spiegato che è dovuto sostanzialmente ad una contrazione del mercato EMEA in particolare del mercato francese, tedesco e ucraino che però non viene compensato dagli altri mercati in crescita come ad esempio quello spagnolo;

Rispetto all’organizzazione del lavoro l’azienda ha tenuto a precisare che sicuramente in questa fase in cui si sono dovuti gestire contemporaneamente il fase out e il fase in di alcuni modelli le complessità già elevate nelle fasi di approvvigionamento ed assemblaggio sono sicuramente aumentate anche a discapito del tanto esaltato WCM. L’azienda come dice il Dott. Retus deve riprendere fiducia in se stessa ed in particolare rilanciare il WCM e riconquistare la medaglia d’argento.

Durante la discussione sono emerse anche altre criticità denunciate dall’azienda, oltre al fatto del WCM e della scarsa propensione dei lavoratori a tale metodologia di lavoro, l’azienda ha rimarcato il problema dell’assenteismo per malattia che ha raggiunto il 6% e il problema della produttività con particolare riferimento al reparto delle trasmissioni prendendo come spunto l’assemblea in sciopero fatta proprio dalla ns. organizzazione sindacale. Al termine dell’incontro ci è stato detto che a Gennaio il Dott. Retus ritornerà per fornirci dei dati più precisi rispetto ai volumi del 2015.

Alla luce della discussione fatta riteniamo che se da un lato l’azienda ha risposto a tutte le nostre domande e ci ha chiesto la massima collaborazione sulle questioni anzidette, dall’altro crediamo che se siamo davanti ad un rigetto del WCM forse occorre un maggior coinvolgimento dei lavoratori ed un confronto vero con la ns. organizzazione sindacale che negli ultimi mesi non si è solo limitata a criticare e a denunciare una situazione aziendale a dir poco confusionaria, ma ha fatto anche delle proposte. Il fatto inoltre di avere un assenteismo del 6% deve far capire all’azienda che quei correttivi introdotti con il CCSL non sono serviti a niente, l’assenteismo e la produttività non si curano riducendo i diritti, ma migliorando le postazioni di lavoro con suggerimenti, accorgimenti e soprattutto investimenti.
La FIOM pur avendo espletato l’esame congiunto ha ritenuto di non sottoscrivere alcun accordo sindacale rispetto alla CIGO in quanto la ns. richiesta di far maturare la 13ma interamente anche a coloro che avrebbe usufruito della cassa non è stata accolta.
Riteniamo comunque fondamentale fare un’assemblea con tutti i lavoratori e le lavoratrici. Per quello che ci riguarda visto che gli incontri sull’esame congiunto sono stati fatti in maniera disgiunta con le altre organizzazioni sindacali e che non ci sono possibilità di fare un’assemblea unitaria abbiamo deciso come FIOM CGIL di chiederla per giovedì prossimo 18.09.14.

Jesi, 16.09.2014 FIOM CGIL Ancona