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giovedì 17 settembre 2015

CONTRO LA CRISI


C'è oggi la necessità di una rifessione e di una iniziativa che coinvolga l'insieme dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali di questa fabbrica, sulla crisi che stiamo attraversando, e sui rischi che gravano sui nostri posti di lavoro?

La Fiom-Cgil pensa di si, perché troppi sono ad oggi gli elementi che prefgurano non solo la perdita del salario a causa della cassa integrazione, ma la stessa possibilità di un ridimensionamento della fabbrica che da quaranta anni produce trattori.

Ammesso che quanto sostiene l'azienda sia vero, e cioè che in Europa c'è una grave crisi che investe tutto il settore agricolo, dal nostro punto di vista è estremamente preoccupante il costante calo dei volumi manifestatosi mese dopo mese per tutto il 2015.
Perdite produttive che hanno smentito clamorosamente le previsioni fatte un anno fa da Cnh, che dichiarava per l'anno in corso una produzione di 20.500 trattori con sole 3 settimane di Cig, a fronte delle 15.800 (salvo nuove rettifche) con cui chiuderemo l'anno, e con le settimane di cassa integrazione diventate 13.

Ancora meno chiaro è se le diffcoltà produttive dello stabilimento sono unicamente imputabili alla crisi generalizzata che sta colpendo l'agricoltura europea, oppure se esiste anche un problema di “prodotto” sullo stabilimento, e quindi una produzione di trattori poco appetibili e costosi, come la quasi scomparsa dell'Apl dal mercato (la punta di diamante degli ultimi 15 anni), sta ampiamente a dimostrare.

Il risultato è che chiuderemo l'anno con i dipendenti che subiranno una perdita salariale che varia dai 1.500 ai 2.000 euro, e con una produzione che è la più bassa degli ultimi vent'anni. Un livello produttivo che se nel 2016 non dovesse mostrare una inversione di tendenza, diffcilmente crediamo non potrà determinare conseguenze negative sull'occupazione.

Questa crediamo è la situazione produttiva che è sotto gli occhi di tutti, e che dovrebbe spingere le organizzazioni sindacali a unire le forze, e a costruire assieme ai lavoratori una discussione vera, e una iniziativa che metta la difesa del lavoro al primo posto.

Su questo la Fiom-Cgil sarà impegnata nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, a cominciare dalla richiesta di un incontro urgente che abbiamo fatto pervenire in queste ore a Cnh, da un chiarimento che dal nostro punto è necessario con il sindaco della città, e da un incontro con i delegati dello stabilimento Cnh di Modena.

Jesi, 17 settembre 2015                           La Rsa della Fiom Cgil

lunedì 14 settembre 2015

RICHIESTA DI INCONTRO A FIAT


Ancona, 14/09/2015
Oggetto: richiesta incontro.

Spett.le Direzione CNH Italia S.p.A. c.a. Dott. Retus Via Agnelli 60035 Jesi
Fax 0731 200363

La presente viene inviata dalla scrivente O.S. per chiedere a codesta spett.le Direzione di calendarizzare un incontro urgente,con la presenza del Dott. Retus sulla base dell'impegno preso dallo stesso in occasione dell'ultimo incontro tenutosi in azienda.
L'urgenza della richiesta nasce soprattutto dai dati forniti negli incontri periodici della CIGO e sul fatto che le previsioni per l'anno 2016 non fanno percepire una ripresa dei volumi produttivi.
Gradiremmo pertanto avere un aggiornamento ufficiale sulla situazione dello stabilimento di Jesi e capire anche che tipo di investimenti intende mettere in atto l'azienda per poter recuperare il calo di alcuni prodotti.
Distinti saluti.

Il Segretario Provinciale Generale FIOM -CGIL (Tiziano Beldomenico)

RICHIESTA DI INCONTRO AL SINDACO DI JESI


Ancona, 14/09/2015
Oggetto: richiesta incontro.

Egr. Sindaco di Jesi Dott. Bacci

La presente viene inviata dalla scrivente O.S. per chiedere a codesta spett.le amministrazione un incontro rispetto alla situazione produttiva dello stabilimento CNHI di Jesi. Siamo a conoscenza del fatto che lei si è tempestivamente attivato con l'azienda per capire i motivi dell'utilizzo della CIGO a cui si è fatto ricorso. Tuttavia riteniamo necessario esporle anche il ns. punto di vista sulla crisi del sito in quanto la situazione per il 2016 si preannuncia sostanzialmente uguale al 2015 con oltre 60 giornate di cassa integrazione.
In attesa di un suo gradito e sollecito riscontro porgiamo distinti saluti.

Il Segretario Provinciale Generale FIOM -CGIL (Tiziano Beldomenico)

Per eventuali comunicazioni contattare: Gianluca Toni (FIOM CGIL JESI) cell. 3494346632

lunedì 7 settembre 2015

COMUNICATO SINDACALE


Riportiamo in sintesi quanto comunicato dall'azienda nell’incontro di giovedì 3 settembre scorso, in merito soprattutto alle difficoltà che sta avendo lo stabilimento dal punto di vista produttivo e alla cassa integrazione di ottobre.

Ad ottobre prossimo i giorni di cassa integrazione saranno così ripartiti: tutto lo stabilimento:1-2-5-9-16-23 e 30 ; linea C1 delle cabine:1-2-5-6-9-12-16-19-23-26 e 30; reparto trasmissioni:1-2-5-9-16-19-23 e 30.

L'azienda ha rivisto in calo ancora una volta la produzione di fine anno che ad oggi si prevede di 15800 trattori (200 in meno dall'ultimo incontro, e 1000 in meno dalla riunione di giugno) con un numero di giornate di cassa integrazione che dovrebbe stare al 31/12, attorno alle 65.

Allo stesso tempo ha motivato la differenza dei fermi tra i reparti (in particolar modo delle cabine) con un calo degli ordini dei vigneti e dei frutteti, in aggiunta al fatto che la linea C1 avrebbe fatto fino ad oggi 3 giorni di Cigo in meno rispetto agli altri reparti.

Oltre a questo per il 28 settembre prossimo, l'azienda ha confermato la partenza della nuova linea al reparto trasmissioni con la conseguente variazione dell'orario di lavoro che passerà sul centrale. In merito alla riorganizzazione produttiva del reparto abbiamo chiesto un incontro.

Come Fiom Cgil abbiamo chiesto che al più presto ci vengano dati ragguagli rispetto ai volumi produttivi del prossimo anno, che dal nostro punto di vista devono segnare una inversione di tendenza rispetto alla costante perdita di trattori verificatasi quest'anno.

Abbiamo inoltre ribadito la necessità di affrontare da subito lo sbilanciamento produttivo alle cabine, di modo tale da attenuare la perdita salariale causata dalle tante giornate di Cig accumulatesi nello stesso mese per i lavoratori della linea C1 che oltretutto fanno il centrale.

La crisi del mercato agricolo e i numeri dei trattori prodotti a Jesi, mai così bassi, stanno impattando negativamente nello stabilimento e nel suo futuro, per questo la Fiom Cgil auspica ancora una volta l'apertura di una discussione seria e responsabile con tutti i lavoratori e con le altre sigle sindacali in merito a quello che sta accadendo.

Jesi, 7 settembre 2015 La Rsa della Fiom Cgil