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mercoledì 28 ottobre 2015

COMUNICATO SINDACALE SULLE TRASMISSIONI


In data 26 ottobre 2015 si è tenuto un incontro tra la Rsa della Fiom-Cgil e l'azienda in merito alla riorganizzazione produttiva del reparto, con particolare attenzione alle problematiche riscontrate dai lavoratori sulla nuova linea di produzione della trasmissione Utility Medium.
La Fiom-Cgil ha posto a Fiat le seguenti questioni:

a) la necessità che l'azienda proceda al rilievo dei tempi a partire dalle postazioni 5- 7-8-9- e 10, su cui riteniamo siano stati assegnati carichi di lavoro eccessivi e tempi sbagliati. Occorre anche verificare il tempo assegnato in merito al disimballo del materiale e alla grande quantità di tappi da togliere in linea, come sulle postazioni che stanno al suo fianco. Abbiamo inoltre ribadito che nell’area preparazione kit dei riduttori e sollevatori, serve una persona in più rispetto alla movimentazione delle casse che il carrellista fa tutti i giorni.

b) per la salute e sicurezza abbiamo chiesto ulteriori interventi sul carrello dove poggia il riduttore ,e sullo skid che tiene la trasmissione in linea. Servono inoltre modifiche adeguate alle attrezzature (vedi la pesantezza dei tanti carrelli da spostare), e alle postazioni che in queste settimane hanno manifestato problemi (introduzione dello skid in linea - unione della campana – montaggio del riduttore - montaggio del sollevatore).

c) in ultimo riteniamo fondamentale che l'azienda proceda alla valorizzazione in termini di riconoscimento professionale, di salario e di migliori opportunità lavorative, delle versatilità, delle conoscenze e delle esperienze lavorative dimostrate dai lavoratori del reparto in questi anni.

Rispetto a questo la Fiom-Cgil ha proposto all'azienda la necessità di aprire una discussione, oltre che incontri periodici capaci di verificare se alle segnalazioni dei lavoratori, corrispondono poi concretamente soluzioni capaci di ridurre la fatica di chi lavora.
Abbiamo chiesto in ultimo che in questa fase la linea deve essere fermata al manifestarsi dei problemi legati alla nuova organizzazione di lavoro, oltre al fatto che serve più personale per far fronte a tempi e attrezzature non ancora a posto. Ci pare del tutto inutile affrettare i tempi, quando poi il giorno dopo si fanno stare i lavoratori a casa in cassa integrazione.

Jesi, 27 ottobre 2015 La Rsa della Fiom-Cgil